Verbal Reasoning Test al centro di uno studio multicentrico

Uno studio di ricerca sul VRT (Verbal Reasoning Test)  è stato pubblicato dalla rivista Neurological Sciences, organo della Società Italiana di Neurologia. Lo studio ha coinvolto il Centro Cardinal  Ferrari del Gruppo Santo Stefano Riabilitazione (come capofila), le Università Milano-Bicocca, di Padova e Caserta, il Centro di Neuroscienze di Milano, l’Auxilium Vitae di Volterra, il Centro di riabilitazione di Terranuova Bracciolini, la Fondazione Don Carlo Gnocchi e l’Ospedale Sacro cuore don Calabria di Verona.

 Lo studio di ricerca multicentrico, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica, è tarato su un campione di 380 soggetti (193 donne e 187 uomini) di differenti età (dai 16 ai 75 anni) e scolarità. Il VRT è  la versione arricchita e aggiornata del tradizionale “Test dei giudizi verbali -  Spinnler e Tognoni”, del 1987. “La capacità di ragionamento verbale è la sommatoria di una serie di abilità, come quella di astrarre, compiere inferenze, cogliere la relazione tra diversi elementi verbali ed interpretare significati ambigui. Dopo una lesione cerebrale questa funzione è frequentemente compromessa, soprattutto se sono stati colpiti i circuiti frontali” spiega la psicologa Benedetta Basagni del Cardinal Ferrari.

Dopo una lesione cerebrale, per programmare un intervento riabilitativo personalizzato ed efficace, è fondamentale valutare con certezza tutte le funzioni cognitive, tra cui le abilità relative al ragionamento sollecitato da stimoli verbali. Il test si compone di sette prove che indagano aspetti diversi del ragionamento verbale: assurdità, intruso, relazioni, differenze, espressioni idiomatiche, relazioni di famigliarità e classificazioni. Per ognuna sono state individuate, a seguito di uno studio pilota, sette domande-stimolo da rivolgere all’esaminato.

 


2017-03-10