Tumori femminili, tra prevenzione e cura

Domenica 14 maggio torna l'appuntamento con l'Azalea della Ricerca di Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). Con un contributo di 15 euro si potrà acquistare in oltre 3600 piazze italiane l'Azalea come regalo speciale per la Festa della Mamma compiendo anche un gesto concreto a sostegno dei progetti di ricerca sui tumori femminili.

Questa colorata pianta, in più di trent’anni di storia, è diventata un prezioso alleato per la salute delle donne, consentendo di destinare risorse fondamentali per finanziare i migliori progetti di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori femminili. Negli ultimi cinque anni l’Associazione ha investito oltre 70 milioni di euro per finanziare 661 progetti in quest’ambito, tra programmi pluriennali guidati dai migliori ricercatori italiani e borse di studio per la crescita e la formazione dei giovani talenti.

Nel 2016, in Italia, oltre 65.000 donne sono state colpite da un tumore al seno o agli organi riproduttivi.
Il cancro al seno è il più frequente, con circa 50.000 nuove diagnosi, ma è anche la patologia per la quale, negli ultimi due decenni, la ricerca ha ottenuto i migliori risultati portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi dal 78 all’85,5 per cento. Un traguardo importante, ma ancora lontano dal 100%, soprattutto se si considera l’aumento dell’incidenza del tumore al seno nella fascia di età 30-40 anni: sono infatti circa 3.000 le giovani donne ogni anno sottoposte a protocolli di cura per questa malattia.

I tumori ginecologici interessano, invece, più di 15.000 pazienti. Mentre per endometrio e cervice uterina la sopravvivenza a cinque anni ha registrato una crescita costante arrivando rispettivamente al 76% e al 68%*, resta ancora molto da fare per combattere il tumore all’ovaio, su cui si stanno concentrando gli sforzi di molti ricercatori.

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2017-05-11