Arte Terapia, tutti a Teatro! In scena la riabilitazione del futuro

Sarà una commedia tutta da ridere, comica, dissacrante, grottesca, a differenza degli altri spettacoli realizzati finora la comicità non verrà mai a mancare”. È cosi che il regista, e autore del testo, Matteo Corati annuncia, senza sbilanciarsi troppo, lo spettacolo che andrà in scena al Teatro di Fontanellato giovedì 6 giugno alle 12.10.  “Meccanico…non vale!” , è il titolo dell’esito del laboratorio annuale diretto da Corati al Centro Cardinal Ferrari Santo Stefano Riabilitazione con la partecipazione dei pazienti ed in collaborazione con “Progetti & Teatro” di Parma.

Qualche anticipazione, senza dire troppo, anche dai nove attori (Alessandro, Andrea, Antonella, Barbara, Ciro, Ernestina, Melissa, Simona): “Il testo scritto da Corati è divertente ma molto vero, avevamo discusso insieme su come impostare lo spettacolo ispirato alla robotica ed il testo che ha scritto rispecchia quanto immaginavamo, siamo già tutti calati nella nostra parte, il resto lo scoprirete il 6 giugno, non mancate…”.  Lo spettacolo racconta la riabilitazione del futuro, quella che passa dai robot ma che poi fa i conti con le persone.  Quale futuro, quindi, e quali gli effetti collaterali? Un atto unico con due ambientazioni, una sala rianimazione ed un’aula conferenze. Scenografia e costumi (“uno in particolare stupirà il pubblico”) sono realizzati dai pazienti insieme ai terapisti occupazionali del CCF.

Lo spettacolo è legato al Convegno annuale del Centro Cardinal Ferrari quest’anno dedicato a: “Nuove Tecnologie e umanizzazione delle cure nella neuroriabilitazione in età evolutiva e nell’adulto: un binomio possibile”, in programma in Rocca Sanvitale (dalle 9 alle 17).

Un tema di grande interesse medico scientifico ma, al tempo stesso, di stretta attualità ponendo una riflessione sulla robotica in riabilitazione: a fronte di una sempre più ricca e suggestiva gamma di tecnologie suggerite dal mercato, si impone una fase di riflessione per capire quali siano i reali vantaggi dei diversi strumenti e come si inseriscano nelle tradizionali routine della medicina riabilitativa, il cui punto di forza riconosciuto è sempre stato quello della capacità empatica del team multiprofessionale di avere una relazione diretta, fisica e psicologica con i singoli pazienti.

 

 

 

Rosaria Frisina
2019-05-30