Si chiude l'edizione 2021 della Scuola internazionale di Robotica

Si è chiusa l'edizione 2021 della European R2S2 Robotic Rehabilitation Summer School. la Scuola Europea di Riabilitazione Robotica che ha focalizzato l'attenzione sulla robotica in età evolutiva.

La riabilitazione robotica è un ambito in continua evoluzione che richiede un aggiornamento costante. L'impiego di tecnologie robotiche rappresenta una delle prospettive più promettenti in riabilitazione e per questa ragione il Gruppo Santo Stefano Riabilitazione ha investito molto in questo ambito tanto da creare un vero e proprio Parco Tecnologico diverse strumentazioni e tecnologie robotiche nei suoi  centri di riabilitazione.

L’evento scientifico è stato organizzato dal Gruppo Santo Stefano Riabilitazione KOS e promosso dall’European Society for Physical & Rehabilitation Medicine, con il patrocinio della European Union of Medical Specialists Section of Physical and Rehabilitation Medicine (PRM-UEMS), della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (Simfer) e della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica (SIRN)

 
Dalla sua fondazione, nel 2017, si sono svolti cinque eventi della Robotic Rehabilitation Schoool su diversi settori della riabilitazione robotica e che hanno coinvolto docenti e giovani fisiatri a livello internazionale. Nasce così la “Robotic Rehabilitation European Community”, un gruppo selezionato di circa 250 esperti in riabilitazione che utilizzano apparecchiature tecnologiche e robotiche in riabilitazione in 25 Paesi europei ed extra Europei, che continuano a collaborare per sviluppare ricerche ed evidenze cliniche e scientifiche.

Questo network internazionale di eccellenza nella riabilitazione robotica che coinvolge oltre 50 centri clinici in tutta Europa, è fondamentale per riuscire ad avere casistiche numericamente adeguate alla complessità della ricerca in riabilitazione.La collaborazione internazionale tra i vari centri di riabilitazione europei permette infatti agli esperti di condividere dati e informazioni, esperienze e progetti di ricerca e mantenersi in costante aggiornamento condiviso.
 
L’obiettivo è quello di definire innovativi standard e offrire ai pazienti i più alti livelli di cura scientificamente riconosciuti: protocolli, line guida e best practice saranno accessibili anche ai decisori della politica sanitaria, alle associazioni di pazienti e cittadini con l’obiettivo di ampliare l’offerta di cura riabilitativa per tutti.
 
Alessandro Giustini, direttore dell’Ospedale San Pancrazio di Arco (Trento), membro del comitato scientifico del Gruppo Santo Stefano Riabilitazione e responsabile scientifico della Robotic Rehabilitation Summer School commenta: “Quello della riabilitazione robotica è un ambito in continua evoluzione che richiede un aggiornamento costante. La condivisione delle principali novità è necessaria ai fini della validazione dei nuovi strumenti nei vari ambiti della riabilitazione: recupero del cammino, mobilità degli arti superiori ed inferiori, postura e riabilitazione del linguaggio. Molto importante è poi che questo anno sia stato possibile, nonostante le limitazioni legate alla pandemia, realizzare questa edizione della Scuola Europea per affrontare il tema della riabilitazione nell’età evolutiva, anche con utilizzo di dispositivi avanzati e robotici, che spesso purtroppo è molto poco sviluppata e qualificata, pur essendo un grande ambito di bisogni e criticità gravi e numericamente crescenti in ambito neuro-motorio, cognitivo e comportamentale”.
 
Antonio de Tanti, fisiatra e direttore clinico del Centro Cardinal Ferrari - Santo Stefano Riabilitazione aggiunge: “I pazienti che seguiamo nei centri di riabilitazione e nei centri ambulatoriali del gruppo Santo Stefano Riabilitazione possono beneficiare della riabilitazione con l’utilizzo di apparecchiature robotiche e, tra queste, la tecnologia della realtà virtuale. Quest’ultima ha dato risultati importanti in termini di collaborazione e coinvolgimento dei pazienti, soprattutto quando parliamo della riabilitazione in età evolutiva. Le simulazioni si avvicinano infatti all’idea dei videogame, e così, il momento riabilitativo è mascherato e favorito da un’attività di gioco e garantisce sovente forte motivazione, coinvolgimento del paziente e migliori risultati”.
 

 

 

a cura della Redazione Santo Stefano News
2021-09-27