Riabilitazione CardiologicaMira a rendere più veloce il raggiungimento dell’autonomia ed il successivo reinserimento psicosociale
L’obiettivo principale della Riabilitazione Cardiologica è di rendere più veloce il raggiungimento dell’autonomia ed il successivo reinserimento psicosociale. Per far questo il team ha studiato programmi riabilitativi che, basandosi sulle più moderne conoscenze scientifiche, affrontano sia la fase di inquadramento diagnostico che quella di trattamento in un'ottica interdisciplinare, abbinando alle consuete tecniche di valutazione cardiologica e di riabilitazione fisica, programmi educativi e di terapia occupazionale.
Il ricovero può avvenire in regime di day hospital (per i pazienti che presentano adeguate condizioni cliniche e logistiche) i cui tempi di attesa sono determinati in base alla disponibilità o in regime di ricovero ordinario (per i pazienti che presentano le più gravi compromissioni funzionali) il cui tempo d’attesa è stabilito in base della disponibilità del posto letto.
Chi riabilitiamo
La Riabilitazione Cardiologica è rivolta a pazienti con:
- esiti di intervento cardiochirurgico per by-pass aorto-coronarico e/o sostituzione valvolare
- altre patologie cardiache invalidanti quali lo scompenso cardiaco
La Riabilitazione Cardiologica viene indicata anche a utenti in preparazione di interventi di chirurgia toracica e cardiochirurgia.
In che modo riabilitiamo
Il percorso riabilitativo cardiologico prevede più fasi: inquadramento clinico e diagnostico generale; valutazione dello stato nutrizionale; ottimizzazione della terapia farmacologica; programma psicoeducazionale e nutrizionale; training fisico personalizzato e controllo (monitoraggio ECG e PA); valutazione strumentale (diagnostica cardiologica non invasiva, ECG dinamico, ecocardiogramma colordoppler, ecostress, Holter pressorio, monitoraggio telemetrico). Per questo motivo, i pazienti lavorano a stretto contatto non solo con i medici, ma anche con fisioterapisti, psicologi e dietisti.
L'inquadramento diagnostico, effettuato nei primi giorni di degenza, analizza non solo le variabili cliniche, ma anche psicologiche e sociali che possono aver influenzato lo sviluppo della malattia cardiovascolare. L'approccio al paziente è svolto dal team interdisciplinare che valuta inizialmente il paziente, e settimanalmente il lavoro e gli obiettivi raggiunti. All'ammissione un medico cardiologo sottoporrà i pazienti ad un esame clinico e ad un'accurata anamnesi per chiarire e stabilire le specifiche necessità terapeutiche. Se lo riterrà necessario potrà prescrivere l'esecuzione di ulteriori visite mediche specialistiche ed esami non compresi nella routine; questa include esami bioumorali e strumentali, che hanno lo scopo di valutare lo stato di salute, in particolare del sistema cardiocircolatorio, e la presenza di fattori di rischio cardiovascolari, al fine di poter impostare un adeguato e personalizzato progetto riabilitativo.
Gli esami ripetuti periodicamente durante la degenza sono:
- Rx torace, esami ematochimici
- Walking test 6 minutes (test del cammino 6 minuti)
- Elettrocardiogramma ed elettrocardiografia dinamica 24/h secondo Holter
- Ecocardiogramma mono-bidimensionale con color doppler
- Prova da sforzo al cicloergometro con eventuale valutazione dei gas espirati
Altri accertamenti che spesso vengono eseguiti, sono l'ecodoppler dei vasi epiaortici e il doppler dei vasi degli arti inferiori (soprattutto nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica o qualora ve ne sia l'indicazione) ed il monitoraggio della pressione arteriosa.
Il Progetto Riabilitativo Individuale (PRI) definito dal medico cardiologo, in collaborazione con gli altri professionisti del team (infermiere, psicologo, terapista della riabilitazione e dietista), rende sinergiche le diverse componenti ed è unico per ciascun paziente, che ne è il fulcro.
Il PRI consente la visione globale dello stato funzionale e le capacità residue del paziente, ove possibile, attraverso l’utilizzo di scale validate e/o riconosciute da società scientifiche, definisce gli interventi utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati, incentrati sui diversi problemi rilevati, prevede la valutazione periodica dei risultati raggiunti e la verifica degli obiettivi attesi,
viene condiviso con il paziente e, quando possibile, con la famiglia.
I principali ambiti di intervento del PRI sono:
- Inquadramento diagnostico e valutazione interdisciplinare
- Assistenza infermieristica
- Terapia della riabilitazione
- Supporto psicosociale
- Supporto nutrizionale
Programmi educazionali e comportamentali volti al controllo dei fattori di rischio, della sintomatologia, della conoscenza della propria malattia e dell' uso corretto di terapie farmacologiche.
Assistenza infermieristica
Le funzioni svolte dallo staff infermieristico e assistenziale sono essenziali al fine di:
- rendere operativi i piani di intervento progettati sul paziente ed i relativi monitoraggi (prevenzione infezioni chirurgiche, prevenzione/trattamento lesioni cutanee, soddisfazione bisogni primari, presa in carico bisogni-patologie concomitanti, …),
- confortare e sostenere il paziente di fronte alle piccole e grandi difficoltà quotidiane.
Terapia della riabilitazione
È condotta da terapisti della riabilitazione ed include, a seconda del caso clinico:
- ginnastica respiratoria
- sedute alla cyclette o al tapis roulant
- attività in percorsi verdi definiti nella vasta pineta (nelle stagioni miti)
- terapia occupazionale e di vita quotidiana
- ginnastica calistenica e stretching muscolare
- drenaggio delle secrezioni
- magnetoterapia
Il medico cardiologo prescrive, in base alle problematiche emerse durante la fase di valutazione diagnostica, il tipo, la durata e l'intensità della terapia fisica da effettuare.
L'attività riabilitativa, sia all'interno che all'esterno della Struttura, è eseguita, se necessario, sotto l'attento controllo telemetrico da personale qualificato formatosi secondo le raccomandazioni delle linee guida del Gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa (GICR).
Supporto psicosociale
Durante la degenza uno psicologo clinico esegue una valutazione psicologica mediante l'utilizzo di test psicodiagnostici e di colloqui individuali e di gruppo; lo scopo è quello di valutare i fattori psicologici e sociali che possono essere rilevanti nella pianificazione degli obiettivi e delle strategie terapeutiche durante e dopo la fase di riabilitazione. La presa in carico psicologica è un aspetto ormai consolidato dei programmi di riabilitazione cardiovascolare. L'attività clinica si compone di tecniche di rilassamento, consulenze individuali, gruppi psicoeducazionali, e colloqui di sostegno individuali.
L'attività del rilassamento si basa sulle tecniche di Jacobson, Vogt e Schultz, che permettono al paziente di apprendere strategie per controllare stati di tensione e di forte emotività. I gruppi psicoeducazionali sono suddivisi in gestione ansia e stress, disassuefazione al fumo. Durante le sedute di gruppo vengono fornite al paziente informazioni rispetto alla patologia e alle complicazioni che essa comporta, lo stesso è supportato in un lavoro di confronto e condivisione dei vissuti personali.
Supporto nutrizionale
La dietista predispone incontri educazionali di gruppo e su richiesta del medico definisce regimi alimentari specifici che tengono conto delle abitudini e delle esigenze individuali del paziente.
Programma educazionale e comportamentale
Uno degli aspetti più importanti della riabilitazione è la necessità di modificare radicalmente lo stile di vita ed i fattori di rischio, ovvero agire per ridurre il più possibile la probabilità di nuovi eventi patologici futuri. Questo aspetto di prevenzione secondaria è uno dei principali obiettivi. Nel programma sono previsti incontri multidisciplinari (cardiologo, psicologo, nutrizionista-dietista, infermiere e fisioterapista...) in cui vengono trattate problematiche particolari riguardo la fisiopatologia cardiovascolare, la dimensione psicologica ed emotiva della malattia, l'accettazione del proprio stato, la gestione dello stress, la cessazione del fumo e la corretta alimentazione.
Dimissione e continuità terapeutica-assistenziale e di cura
Al temine del percorso riabilitativo, il team valuta l’efficacia degli interventi attuati e verifica il raggiungimento degli obiettivi pianificati, che condivide con il paziente. Insieme concordano il rientro a domicilio o la necessità di attivare una dimissione in regime protetto.
Il medico cardiologo consegna ed illustra la lettera di dimissione che riporta gli esiti degli accertamenti rilevanti eseguiti, la terapia farmacologica consigliata, gli eventuali controlli da effettuare a domicilio e le indicazioni a cui dovrà attenersi il paziente per un corretto stile di vita.
Contatti
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