Riabilitazione AlcologicaIl programma riabilitativo ha una durata media di tre settimane. La degenza può tuttavia variare per particolari necessità
Chi riabilitiamo
ll programma è rivolto a persone con problemi di dipendenze.
I criteri di accoglimento sono i seguenti:
- esclusione di psico-patologie rilevanti e/o acute
- dipendenza da alcol e altre sostanze (cocaina, eroina a altre sostanze da abuso)
- dipendenze comportamentali (es. gioco problematico)
- esclusione di gravi deficit cognitivi
- assenza di comportamenti pericolosi, per sé e/o per gli altri
I pazienti vengono accettati previa valutazione di una relazione inviata dai Servizi Territoriali o dal Medico curante. In alternativa, il ricovero viene fatto precedere da un colloquio di valutazione.
In che modo riabilitiamo
Il programma riabilitativo ha una durata media di tre settimane. La degenza può tuttavia variare per particolari necessità.
Per il colloquio di accoglienza è opportuno che i pazienti si presentino accompagnati da familiari o persone significative, che saranno necessariamente coinvolti durante il percorso riabilitativo. La partecipazione dei familiari è infatti considerata parte integrante ed indispensabile della terapia.
Le attività proposte, secondo il metodo di intervento medico-psico-sociale, sono: incontri di informazione sanitaria, sostegno psicologico, intervento sociale, incontri comunitari con i familiari (alcuni dei quali aperti anche ad operatori e membri di gruppi di auto-mutuo-aiuto), training autogeno, attività creativa, attività corporea, attività occupazionale rivolta alla rivalutazione delle risorse individuali.
Durante la degenza è prevista la frequenza, all'interno dell'Ospedale, di gruppi di auto-mutuo-aiuto (Club per alcolisti in trattamento e Alcolisti Anonimi).
Per quanto riguarda l'intervento medico, dopo la raccolta dell'anamnesi e l'effettuazione di un esame obiettivo generale, vengono prescritti, secondo necessità, esami laboratoristici e strumentali, diete specifiche e trattamenti FKT.
Viene valutata la presenza di una eventuale sindrome astinenziale, prescrivendo una specifica farmacoterapia disintossicante. Lo scopo è quello di evitare i rischi connessi alla sindrome astinenziale, e permettere un più veloce inizio del programma riabilitativo.
In seguito si attua un attento monitoraggio della situazione organica, per l'intera durata della degenza, sia dal punto di vista laboratoristico che strumentale.
Viene, inoltre, proposta una farmacoterapia avversivante o anti-craving.
Il medico dedica, inoltre, degli incontri a carattere più strettamente sanitario: informazione sulle patologie alcol-correlate, sulle fasi cliniche dell'astinenza e sulle terapie utilizzabili per raggiungerla e consolidarla, sul meccanismo della dipendenza, sulla possibile insorgenza di comportamenti sostitutivi (ad esempio, tabagismo, fame nervosa, ...).
Al termine della degenza, il medico effettua una dettagliata relazione circa la condizione organica rilevata, eventuali aspetti alcologici, psicopatologici e sociali, indicazioni per la prosecuzione del percorso riabilitativo sul territorio.
L'attività dello psicologo si rivolge al marcato disadattamento creatosi nell'individuo e nel suo rapporto con l'ambiente di vita. L'intervento psicologico offerto coinvolge, pertanto, sia il paziente alcolista sia i suoi familiari, nella consapevolezza di una comune sofferenza.
E' previsto un primo colloquio di accoglienza con il paziente e almeno un familiare, funzionale all'assessment e ad un primo bilancio delle relazioni familiari.
Seguono dei gruppi-terapia, orientati all'approfondimento degli aspetti motivazionali, al rinforzo della consapevolezza rispetto alle aree problematiche individuali, all'aumento delle competenze del paziente in termini di automonitoraggio, autoefficacia e fronteggiamento dei problemi.
Lo psicologo conduce un gruppo-famiglia di presentazione di specifici aspetti psicologici disadattivi, che riguardano il funzionamento individuale e relazionale dell'alcolista e dei suoi familiari. Attraverso il confronto, si cerca di stimolare la consapevolezza rispetto ai propri comportamenti disfunzionali, riformulare i problemi e individuare le strategie utili al cambiamento.
Vengono svolte alcune sedute di "tecnica di rilassamento" (training autogeno).
L'intervento sociale viene strutturato in diverse fasi:
- colloqui di accoglienza, con il paziente e i famigliari, per individuare le caratteristiche e le dimensioni degli aspetti più propriamente sociali della situazione del paziente
- gruppi informativi-educativi su specifici temi a carattere sociale (alcol e famiglia, alcol e lavoro, alcol e carcere, alcol e giovani, alcol e guida, legge quadro sull'alcol, gruppi di auto-mutuo-aiuto, ...)
- contatti con i Servizi Specialistici Territoriali orientati ad approntare un progetto di prosecuzione del trattamento nella fase post-dimissione
- segretariato sociale
L'efficacia del trattamento è sostanzialmente condizionata dal livello motivazionale del paziente, dalla sua collaborazione e dalla partecipazione attiva dei familiari al programma terapeutico.
Al termine della degenza il paziente viene inviato ai Servizi Territoriali competenti per la prosecuzione del trattamento riabilitativo.
Contatti
Tel. 0464 586342
Fax 0464 586298
email: riabilitazione.alcologica@ospedalesanpancrazio.it
Equipe
Responsabile medico: Laura Liberto
Medici: Blerina Vallaj
Psicologi: Flavia Girardi, Stefano Parisi
Assistente sociale: Eugenia Mazzola
Coordinatrice degli infermieri: Enza Colla
Coordinatrice dei fisioterapisti: Anila Muca