Riabilitare in montagna, grazie anche agli ausili

Attraversare il bosco di abeti e poi la faggeta nella calda luce del mattino e raggiungere il punto panoramico di Prato della Valle, nell’Appennino parmense, è stata un’impresa unica e straordinaria per sei pazienti del Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, la struttura del Gruppo Santo Stefano Riabilitazione, eccellenza nazionale nel trattamento dei pazienti con grave lesione cerebrale acquisita dopo un trauma o presente dalla nascita.Insieme ai terapisti sono partiti da Fontanellato di buon mattino per raggiungere Lagdei a bordo del pulmino messo a disposizione dalla Polisportiva Gioco, condotto da una volontaria di straordinaria sensibilità. Con loro anche i volontari dei Cai di Parma, attente e scrupolose guide del gruppo, che con orgoglio indossavano la maglietta “Yes we can – Team Joelette”, con i loghi del Cai e del Centro Cardinal Ferrari.

Grazie infatti alla mitica Joelette, la carrozzina monoruota con motore elettrico, tutti hanno potuto raggiungere il crinale e godere dello splendido panorama. E dopo una gioiosa sosta nel “punto base”, l’accogliente rifugio di Lagdei, nel pomeriggio ancora una gita fino alla vicina torbiera, accessibile anche con le carrozzine, per poi fare ritorno a Fontanellato.

<<Per queste persone con grave lesione cerebrale e per i loro familiari, le sedute di montagna-terapia sono riabilitazione a tutto tondo, del corpo e dell’anima, del movimento e del buonumore>> spiega Donatella Saviola, responsabile del Day Hospital del Centro.


2018-10-25