Riabilitare con le Bocce. Parola chiave: SportTerapia

A Porto Potenza Picena è in arrivo la settima edizione del Torneo di Bocce per disabili. Un evento, sempre molto atteso a livello territoriale, che si porta dietro non solo un fine ludico e ricreativo ma anche riabilitativo. A sostenerlo è anche il Gruppo Santo Stefano Riabilitazione, che partecipa ogni anno con due squadre di pazienti, della lungodegenza e del day hospital.  

"Le bocce rappresentano un'attività terapeutica che proponiamo ai nostri pazienti già da diversi anni - spiega Chiara Spagnuolo, fisioterapista Dirigente Area Riabilitativa  dell'Istituto Santo Stefano di Porto Potenza Picena. - In linea generale, rientra nei programmi riabilitativi di SportTerapia che prevedono, oltre alle bocce, anche le freccette e il ping pong. Ognuna di queste discipline offre benefìci specifici. L'equipe multidisciplinare definisce e valuta, a seconda del paziente, quale attività sia maggiormente consigliabile per ottenere i migliori riscontri dal punto di vista del recupero funzionale e delle autonomia residue. Si tratta di tre sport che agiscono, seppure in modo differente, sull'equilibrio e sul controllo di parti specifiche del corpo. Le freccette lavorano molto sull'equilibrio statico, il ping pong su quello dinamico, le bocce agiscono in modo particolare sugli arti superiori, avambraccio, polso, mano."

Tutte e tre le attività sportive, comunque, oltre ai benefìci dal punto di vista fisico, evidenziano ottimi riscontri dal punto di vista cognitivo e della socialità: richiedono, per esempio, il fatto di capire le regole stesse del gioco e imparare a orientarsi  all'interno di queste, tenere i punteggi, capire quando è il proprio turno per giocare, saper attendere il proprio turno, ecc.; allo stesso tempo, il paziente si trova in un contesto sociale e di socialità, condivide l'attività, si relaziona, scherza e si diverte insieme agli altri. Anche questa è riabilitazione. 

 

 

 

Rosaria Frisina
2019-09-20