OLTRE LA DISABILITÀ. I sentimenti fotografici di Giorgio

Immortalare “oggetti e spazi che vivono” in un ospedale, con lo sguardo di chi ne coglie sfumature, sensazioni, ombre e luci che altrimenti non vedremmo. Sono “i sentimenti fotografici” di Giorgio Scaramazza, gli scatti della mostra permanente che oggi campeggia sulle pareti del reparto A3 dell’Istituto Santo Stefano di Porto Potenza Picena. Un’esposizione inaugurata di recente, frutto di una passione che Giorgio coltivava già prima di arrivare al Santo Stefano, quando fotografava la sua Macerata. Cogliendo questo suo hobby, lo staff del Santo Stefano ha voluto incoraggiarlo a riprendere la macchina fotografica, in linea con l’idea riabilitativa che punta a valorizzare la persona, ascoltarla e aiutarla a ritrovarsi. Un interesse artistico che ha agito quindi come leva motivazionale con un benefico effetto terapeutico. Giorgio si muove in carrozzina, ha trovato nella fotografia un modo per essere sereno, per concentrarsi su di sé e su ciò che lo circonda. Dopo un anno di scatti, la decisione di allestire la mostra che lo ha coinvolto in prima persona, dalla scelta delle immagini alla posizione dei pannelli fino alla composizione dell’invito per l’inaugurazione che ha ripreso una delle sue foto e una frase che esprime da sola tutto il suo sentire: “Fotografare è un’arte, fotografare è vedere cose personali, inglobare quello che vedi con i tuoi occhi…è vita”.

 


2018-03-24