L'Assistenza degli Stati Vegetativi Persistenti e delle Gravi Insufficienze Respiratorie
Una grave cerebrolesione acquisita (ad esempio per forte trauma cerebrale, anossia conseguente ad arresto cardio-circolatorio o per grave emorragia o ictus) può avere come esito una condizione persistente di stato vegetativo o uno stato di minima coscienza, generalmente nota come coma.
Nel primo caso, vi è assenza di coscienza di sè e dell’ambiente circostante, seppur con conservazione delle funzioni autonomiche (respiro, circolo, ecc.) e presenza di cicli sonno-veglia e apertura degli occhi. In questi pazienti, non vi è produzione e comprensione verbale, nè capacità di interagire e di rispondere alle stimolazioni. Lo stato di minima coscienza invece è una condizione clinica caratterizzata da una grave compromissione della coscienza nella quale, tuttavia, possono essere individuati comportamenti finalizzati, volontari, inconsistenti ma riproducibili, a volte mantenuti sufficientemente a lungo, e dunque non configurabili come comportamenti riflessi.
Esistono anche molte altre situazioni, che, pur in assenza di alterazioni dello stato di coscienza, compromettono gravemente l’autonomia delle persone, quali ad esempio l’evoluzione di malattie neurodegenerative come la SLA, che necessitano, tra l’altro, di un supporto alla ventilazione nelle fasi avanzate o altre forme di gravi insufficienze respiratorie.
Perchè scegliere il Santo Stefano per l'Assistenza degli Stati Vegetativi Persistenti e delle Gravi Insufficienze Respiratorie
Una delle nostre aree di alta specializzazione è quella dell’assistenza ai pazienti in stato vegetativo persistente e con gravi insufficienze respiratorie data la numerosità dei casi che quotidianamente trattiamo.
Per tutti i pazienti che prendiamo in carico è prevista la compilazione di un progetto assistenziale individuale e la quantificazione dei bisogni e dei risultati ottenuti mediante scale di valutazione scientificamente validate.
All’interno dei nostri nuclei opera personale esperto capace di gestire un equilibrato e adeguato rapporto con i familiari. I componenti del team interprofessionale (Medico, Psicologo, Infermiere, Fisioterapista, Operatore Socio-Sanitario) sono coinvolti nella stesura del piano assistenziale individuale e garantiscono i seguenti interventi:
- copertura medica nelle 24 ore
- nursing assistenziale continuativo durante le 24 ore finalizzato all’igiene personale, alla mobilizzazione alla sorveglianza
- somministrazione e controllo dell’alimentazione e dell’idratazione
- trattamento riabilitativo che, non avendo caratteristiche d’intensività, è volto soprattutto alla prevenzione del danno secondario, al mantenimento della funzionalità residua, alla stimolazione sensoriale e agli aspetti affettivo-relazionali. Si considerano trattamento riabilitativo, oltre agli interventi del fisioterapista, anche le manovre di nursing che quotidianamente vengono erogate accompagnate da una relazionalità pregnante.
- presa in carico del familiare con eventuale coinvolgimento di quest’ultimo nelle attività assistenziali
- verifica delle difficoltà emotive dei familiari e del loro grado di adattamento alla disabilità del congiunto ed attivazione di eventuali percorsi di supporto
I Programmi e le Attività Specialistiche
I programmi riabilitativi coprono le seguenti aree:
I nostri Centri ai quali rivolgersi