La robotica in riabilitazione, si amplia il parco tecnologico del Santo Stefano

La robotica apre oggi prospettive nuove nel panorama riabilitativo che il Gruppo Santo Stefano ha, oramai da tempo, deciso di cogliere sviluppando, nel corso degli anni, importanti investimenti nella direzione della tecnologia con l’acquisizione di apparecchiature, la formazione del personale, la realizzazione di ambienti idonei per i trattamenti che debbono integrarsi con le  più consuete e consolidate cure riabilitative, l’innovazione delle metodologie e la raccolta dati per verificarne l’efficacia. A tal proposito il Santo Stefano, che rappresenta in Italia una delle realtà più rilevanti nel trattamento riabilitativo in seguito a cerebrolesione, ha nel corso degli anni sensibilmente potenziato il parco tecnologico con l’introduzione di nuove e all’avanguardia strumentazioni. 

TUTTE LE  TECNOLOGIE DEL SANTO STEFANO

EKSO”, frutto delle ricerche della Bionics di Richmond, California, è un robot indossabile come una tuta, sopra gli indumenti, e viene attivato grazie al bilanciamento del corpo.
La struttura d’acciaio e carbonio è attivata da quattro motori elettromeccanici alimentati da due batterie con un’autonomia di circa 4 ore. Una volta indossato, 15 sensori riconoscono l’assetto posturale del paziente; le informazioni raccolte dai sensori vengono processate da un computer e tradotte ed in tempo reale per il calcolo e la modulazione della forza, ampiezza e durata delle attività motorie, assistendo il paziente nello standing, nel bilanciamento e nella deambulazione.

G-EO Systems”, per il trattamento dell'arto inferiore e la rieducazione del cammino.
Nato dalla collaborazione con il Prof Hesse di Berlino, si basa sulla tecnologia end-effector: vincolando il piede consente l’esecuzione del movimento dell’arto inferiore, con un sistema programmabile di sospensione di peso che permette, unico al mondo, oltre al cammino classico la simulazione delle scale.

 Erigo”, per la riabilitazione motoria.
È uno strumento che permette di portare in posizione verticale il paziente. L’importante valore aggiunto dell’ “Erigo” è che, nel momento in cui il paziente è verticalizzato, si ha una mobilizzazione degli arti inferiori che può avvenire sia passivamente, sia stimolando la partecipazione attiva del paziente quando egli è in grado di collaborare.

 Retimax”, riabilitazione dei disturbi visivi
Anche chiamato visual trainer, si tratta di uno strumento utilizzato su pazienti con danni cerebrali e con conseguenti importanti disturbi della vista legati non tanto a problemi periferici (l’occhio in sé) quanto legati a tutto ciò che c’è dietro l’occhio, ovvero al percorso che porta lo stimolo visivo fino alla corteccia occipitale. Il lavoro riabilitativo di “Retimax” avviene attraverso una complessa stimolazione integrata visiva e auditiva. 

 Amadeo”, per la riabilitazione della mano.
Prodotto in Austria, unico in ambito commerciale per la rieducazione motoria della mano, si basa su esercizi attivi e passivi di una o più dita della mano con un’ampia scelta di scenari e situazioni reali. La possibilità di numerose personalizzazioni dell’esercizio e la possibilità di adattamento dello strumento per gli adulti e per i bambini rende lo strumento utile e di valido supporto al lavoro dei terapisti per il recupero funzionale e il raggiungimento dell’autonomia dei pazienti con deficit neurologici.

 Realtà Virtuale”, per la riabilitazione motoria e cognitiva grazie all'effetto game.
La Realtà Virtuale consente, tramite sensori applicati a parti del corpo, di visualizzare sullo schermo un semplice movimento compiuto dal paziente come un gesto finalizzato a prendere o spostare un oggetto (ad esempio immettere la palla in un cestino). In campo riabilitativo, viene utilizzata dal Santo Stefano per esercizi motori in soggetti che hanno subito un danno cerebrale ma anche in campo cognitivo, ad esempio nella valutazione dei tempi di reazione, nella riabilitazione dei disturbi attentivi, della memoria e del problem solving.

"Gloreha", Un guanto robotico per la riabilitazione neuromotoria della mano. Il sistema legge il movimento delle dita supportando il movimento sulla base delle capacità motorie residue del paziente
Gloreha è un guanto robotico per la riabilitazione neuromotoria della mano. Il dispositivo è in grado da un lato di supportare il movimento delle articolazioni, dall’altro di riconoscere i movimenti attivi prodotti spontaneamente dal paziente. Il paziente può seguire l’esercizio in corso tramite l’animazione 3D simultanea che aiuta ad intensificare la stimolazione corticale. Il guanto legge il movimento delle dita e lo assiste, se necessario, in modo totale o parziale, sulla base delle capacità motorie residue. Il paziente può inoltre sfruttare il movimento della mano sana per generare, tramite il guanto robotico, un movimento similare sulla mano con deficit facendo leva sul principio scientifico del “neurone a specchio”.

 "Pablo", Un dispositivo wireless che controlla la forza ed i movimenti della mano e dell’arto superiore con esercizi riabilitativi mirati
Pablo è un dispositivo wireless per la riabilitazione degli arti superiori e della mano. Pablo valuta la forza di presa-estensione della mano e dei molteplici range articolari dell’arto superiore. Il dispositivo presenta un’impugnatura sensorizzata maneggevole collegata al PC per il monitoraggio dei movimenti verticali ed orizzontali delle spalle e della rotazione delle mani. Attraverso la scelta di esercizi riabilitativi personalizzabili, è possibile programmare terapie interattive e cognitive che risultano stimolanti per il paziente. Grazie all’utilizzo di particolari accessori e di sensori wireless, Pablo permette inoltre di estendere e focalizzare la terapia su specifici distretti articolari dell’arto superiore e del tronco.

"Diego", un sistema robotico per la riabilitazione monolaterale o bilaterale dell’arto superiore che permette di lavorare riducendo il peso del braccio
È un sistema robotizzato multidimensionale per la riabilitazione monolaterale o bilaterale dell’arto superiore. Diego consente di lavorare alleggerendo il peso delle braccia, lasciando al terapista la scelta tra l’esecuzione di task riabilitativi sfruttando oggetti reali o l’interazione con giochi di realtà virtuale. Grazie al suo sistema di controllo, è possibile svolgere terapie in modalità attiva, passiva o attiva - assistita, offrendo così una strategia riabilitativa molto motivante per pazienti con deficit motori, sensoriali e cognitivi. È utilizzabile con pazienti in carrozzina o direttamente nel letto del paziente.

 "Corehab", Attraverso un biofeedback visivo il paziente effettua un allenamento neuromuscolare che gli consente di avere un report immediato del corretto svolgimento dell’esercizio
Corehab è una tecnologia che permette il recupero neuromotorio tramite esercizi mirati e personalizzati per la dinamica del tronco, degli arti superiori ed inferiori. Ha protocolli standard che possono essere personalizzati, dal livello di difficoltà al numero degli esercizi, in termini di durata e di ripetizione, di posizione, seduti o in piedi. Attraverso il biofeedback visivo, il paziente effettua un allenamento neuromuscolare che gli consente di avere un riscontro immediato, e per questo stimolante, del corretto svolgimento dell’esercizio, con consigli sulla postura (se flette troppo il busto, se sta compensando, se deve inclinarsi meno). Si ha cosi un report del livello di precisione della seduta e dati attraverso i quali misurare il progresso e miglioramento del paziente. Il software può essere utilizzato anche a domicilio per dare continuità alla riabilitazione una volta rientrati a casa.

"Neurowave", un sistema integrato per la somministrazione di stimolazioni multisensoriali e per la contestuale acquisizione e analisi dei parametri biofisiologici dei pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza
Neurowave è una innovativa piattaforma tecnologica “aperta” ed estremamente flessibile mirata ad applicazioni di ricerca clinica nell’ambito dei Gravi Disordini della Coscienza (Stati vegetativi e di Minima Coscienza), durante tutte le fasi del percorso del paziente. Neurowave è un sistema integrato per la somministrazione di stimolazioni multisensoriali e per la contestuale acquisizione e analisi dei parametri biofisiologici dei pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza. La tecnologia prevede un sistema completo di valutazione delle eventuali correlazioni tra stimolazione sensoriale e cambiamenti dello status del paziente misurabile attraverso l’analisi quantitativa dei parametri fisiologici e neurofisiologici. Uno strumento utile in ambito riabilitativo perché consente: investigazioni cliniche su paziente post-acuto in stato vegetativo e stato di minima coscienza a livello di EEG quantitativa (quantificazione della reattività spettrale EEG a stimolazioni emozionali e cognitive), ed a livello di Potenziali Evocati Cognitivi a stimolazioni sensoriali strutturate non ancora convenzionali, quali ad esempio investigazioni con stimoli audio/video dotati di contenuto emozionale; la programmazione ed implementazione, anche in assenza di acquisizioni, di sessioni di durata arbitraria e articolate di stimolazione sensoriali del paziente. Ciò consente la creazione di modelli e protocolli basati su paradigmi (noti o innovativi) per la stimolazione riabilitativa multisensoriale e la valutazione delle eventuali sinergie tra diverse modalità di stimolazione. 

 


2018-07-11