Il ruolo del fisioterapista in età evolutiva
Il Centro ambulatoriale Santo Stefano Riabilitazione di San Benedetto del Tronto si occupa di riabilitazione pediatrica da circa 40 anni. Nel tempo la presa in carico del bambino si è modificata in base alle nuove conoscenze. Al Centro operano fisioterapisti dell’età evolutiva. Si tratta di professionisti che operano con altre figure professionali (quali il fisiatra dell’età evolutiva, il logopedista, lo psicologo, l’assistente sociale, la psicomotricista e il neuropsichiatra infantile)
"Il primo contatto avviene attraverso un incontro durante il quale conosciamo la famiglia, la problematica del bambino e diamo tutte le informazioni utili sullo svolgimento del percorso e sul nostro approccio - - spiega Silvia Cappelletti responsabile del Car di San Benedetto -. All’accoglienza segue una visita di accettazione, con la fisiatra dell’età evolutiva e la fisioterapista, definita UVAD - Unità Valutazione Accertamento Diagnostico".
Cosa succede durante l'UVAD: si effettua l’ accertamento diagnostico; si valuta se ci sono i requisiti per la presa in carico; si elabora una proposta di progetto riabilitativo; si richiedono approfondimenti.
Il bambino viene affidato alla fisioterapista che effettua l’osservazione, la valutazione, somministra le scale di valutazione e definisce il Programma Riabilitativo individuando gli obiettivi a breve termine e specificando gli strumenti di lavoro. Successivamente si incontra, con le altre figure professionali che hanno in carico il bambino, in un’equipe multidisciplinare dalla quale scaturisce il Progetto Riabilitativo Individualizzato nel quale sono definiti gli obiettivi a lungo termine.
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Il ruolo del fisioterapista in età evolutiva
- è responsabile per la valutazione, l’ attuazione e la verifica del programma fisioterapico;
- sceglie tecniche mirate per ogni tipo di patologie che risultino meno invasive possibile per il bambino e i familiari;
- si aggiorna attraverso corsi teorico pratici, master universitari, ed esperienza clinica;
- rispetta e valorizza ogni bambino e lo aiuta a tirare fuori risorse che ha già per affrontare la sua difficoltà del momento;
- rende partecipe la famiglia nel percorso riabilitativo consapevole e condiviso che è alla base dell’efficacia del progetto.
Aree di intervento del fisioterapista dell’età evolutiva
Problematiche neuromotorie e dello sviluppo psicomotorio:
- paralisi cerebrali infantili
- patologie neuromuscolari ( distrofie , amiotrofie spinali, miopatie congenite, ecc…)
- neuropatie periferiche
- lesioni nervose congenite e acquisite ( paralisi ostetrica, paresi del nervo facciale,…)
- sindromi genetiche
- nascita pretermine
Problematiche muscolo scheletriche
- dismorfismi della colonna vertebrale
- piede torto congenito
- malattie reumatiche
- artrogriposi
- traumatismi ossei
Problematiche respiratorie
- patologie respiratorie del neonato congenite e post natali
- fibrosi cistica
- malattie neuromuscolari
Tecniche e strumenti utilizzati
Facilitazioni neuromotorie:
- tecniche di apprendimento motorio per favorire l’acquisizione delle competenze posturo-
- motorie nelle varie fasi dello sviluppo
- facilitazioni propriocettive e sensoriali
- bendaggio funzionale/taping
Fisioterapia respiratoria:
- tecniche di disostruzione bronchiale quali Pep-Mask, flutter, ciclo attivo delle tecniche
- respiratorie, manovre di accelerazione del flusso espiratorio, esercizio a flusso inspiratorio
- controllato (EDIC), espirazione lenta totale a glottide aperta ( ELTGOL),
- tecniche di riespansione polmonare,
- allenamento allo sforzo.
Rieducazione dell’apparato muscolo -scheletrico :
- rieducazione posturale
- mobilizzazioni attive, passive, e assistite
- stretching muscolare
- rieducazione degli spostamenti ( training del cammino)
- Attività ludiche motivanti: giochi, giocattoli manuali di movimento e di ragionamento, mazzi digitali, ecc…
- Ortesi: tutori ,collari,scarpe , plantari
- Ausili: sistemi di postura, deambulatori, bastoni, carrozzine, standing…
2019-06-17