Il 9 settembre,

Il Centro Ambulatoriale di Riabilitazione Santo Stefano in collaborazione con Ottaviani Toys Grottammare e Djeco giocattoli organizza “UNA TAVOLA ROTONDA “PER GIOCO”. Un evento aperto a tutti i genitori che hanno voglia di mettersi in gioco. L’appuntamento, ad ingresso libero, è per il 9 settembre 2019 ore 15,00 presso il Centro Ambulatoriale di Riabilitazione Santo Stefano San Benedetto del Tronto Via Nazario Sauro 164. Interverranno: la Dott.ssa Elisa Traini logopedista dell’età evolutiva; la Dott.ssa Sara Ubaldi terapista della neuropsicomotricità; Monique Stokwielder rappresentate di zona della Djeco

Il gioco è strategico per lo sviluppo dell’apprendimento
Il gioco risulta essere un’esperienza coinvolgente e ricca di stimoli, capace di catturare l’attenzione, attivare e motivare anche i bambini con maggiori difficoltà, accompagnandoli nell’acquisizione di conoscenze, strategie e competenze.

Alcuni studi mettono in luce come, la presenza di un adulto significativo, che sia in grado di interagire con il bambino, soprattutto elaborando e guidando in maniera adeguata il gioco, possa favorire lo sviluppo cognitivo, oltre che l’equilibrio emotivo-affettivo.

Da qui dunque l’importanza d’inserire, all’interno del gioco, vari stimoli: dalla manipolazione di oggetti all’interazione sociale, dal linguaggio ben strutturato al rispetto di regole ed allo sviluppo cognitivo.

In riabilitazione il gioco è uno strumento fondamentale per veicolare attività volte allo sviluppo delle competenze carenti o emergenti, partendo dal presupposto che, proprio il gioco, muove, dai primissimi mesi di vita, lo sviluppo cognitivo di ogni bambino e la sua intrinseca piacevolezza lo porta ad essere anche strumento di lavoro e “alleato” di ogni terapista.

L’idea della Tavola Rotonda per gioco
Un tempo non molto lontano i bimbi avevano tanto tempo da spendere all’aria aperta. Un tempo non molto lontano incontrarsi con i coetanei era cosa assolutamente normale e spontanea. Un tempo non molto lontano il gioco era una peculiarità del solo bambino che si attivava, laddove non era possibile fruire di giochi preconfezionati, per realizzare manualmente e fisicamente il gioco con cui divertirsi. Un tempo non molto lontano i genitori, mentre i bambini giocavano, si occupavano delle cose dei genitori. Oggi invece, i bambini non stanno molto all’aria aperta. Incontrarsi con i coetanei comporta oneri organizzativi in termini di tempo e di responsabilità.

L’offerta ludica negli Store dedicati è assolutamente superiore ad ogni possibile aspettativa e desiderio. I genitori, pur andando sempre molto di fretta, si occupano e preoccupano di che tipo di gioco, acquistare ed eseguire col proprio bambino. Ma quale gioco scegliere nell’immenso panorama dell’offerta ludica? Quale gioco è più adatto al proprio figlio e alle sue attitudini? Quale gioco potrebbe aiutarlo a sviluppare abilità carenti, suscitando il suo interesse piuttosto che la sua noia?

"Di fronte a queste e tante altre domande che spesso i genitori ci pongono rispetto ad eventuali giochi da acquistare, anche nell’ottica di riproporre a casa le attività su cui si è lavorato in terapia, è nata l’idea di confrontarsi sul tema del gioco grazie anche alla collaborazione di chi i giochi li produce e li vende - spiegano Sara Ubaldi terapista della neuropsicomotricità ed Elisa Traini logopedista dell’età evolutivacercando di capire per quali finalità il gioco specifico nasce e come potremmo pertanto generalizzarne l’uso nella specifica famiglia e con quel preciso bambino".

 

                                              

 

 


2019-09-05