La riabilitazione logopedica si avvale del guanto parlante

I disturbi della capacità di comunicare sono un esito frequente di una lesione cerebrale, congenita o dovuta ad altra causa secondaria, come un trauma cranico o un ictus. In particolare, tra i disturbi legati all’uso della parola rientrano le afasie, termine col quale si indicano disordini sostanziali del linguaggio, in conseguenza dei quali il malato perde l'immagine motoria o acustica della parola. In altri termini, ci si trova nell'impossibilità di parlare pur avendo l'apparato fonetico in ordine e di capire il significato delle parole pur avendo l'apparato uditivo integro.

La finalità del percorso riabilitativo svolto con il supporto del logopedista è di rieducare il paziente all’uso della parola mediante idonee tecniche ed esercizi, con l’utilizzo anche di metodi o ausili di comunicazione aumentativa.

Il soggetto afasico che si rivolge ai centri ambulatoriali del Santo Stefano Riabilitazione viene preso in regime ambulatoriale privato o convenzionato e può seguire trattamenti riabilitativi logopedici, cognitivi, fisioterapici e occupazionali, a seconda delle sue esigenze", spiega Antonio Bortone responsabile dei Centri Ambulatoriali Santo Stefano Riabilitazione.

Un lavoro multidisciplinare che vede il fisioterapista impegnato nella riabilitazione motoria (es. potenziare il movimento di un arto o la muscolatura per tornare a camminare); il terapista occupazionale nel fornire strategie per gestire in autonomia le principali attività della vita quotidiana (es. tagliare, allacciarsi le scarpe, gestire il denaro in maniera autonoma); la logopedista si occupa invece della riabilitazione degli aspetti linguistici, comunicativi e cognitivi. Ad esempio, migliorare il linguaggio verbale, garantire una comunicazione tramite gesti o ausili di comunicazione alternativa quali tablet, app e potenziare l'attenzione e la memoria. 

In particolare, sul fronte logopedico, presso i centri ambulatoriali del Santo Stefano Riabilitazione è in uso il guanto eGlove, un nuovo dispositivo di traduzione vocale-gestuale in tempo reale, sottoforma di guanto per persone la cui capacità comunicativa risulta compromessa, come appunto gli afasici.

“Al centro Ambulatoriale Santo Stefano di Jesi, specializzato nel trattamento dell’autismo, il guanto sta trovando spazio anche tra soggetti in età pediatrica con autismo – spiega Elisa Contini logopedista del Centro Ambulatoriale di Riabilitazione Specialistica di Jesi -. Ma l’utilizzo del guanto è rivolto anche agli adulti. Due pazienti afasici con cui lo abbiamo testato hanno risposto bene al trattamento e lo utilizzavano come ausilio di comunicazione aumentativa alternativa in terapia logopedica una due volte a settimana”.

La "vera forza" di eGlove è la possibilità di aiutare il paziente afasico a comunicare nei suoi contesti quotidiani tramite un gesto, che viene trasformato in parola, comprensibile da tutte le persone che incontra (es. poter andare al bar e chiedere un caffè o in edicola a comprare un giornale). La speranza per il futuro prossimo è di poter evidenziare anche gli effetti positivi che il guanto eGlove potrebbe avere sulla comunicazione dei pazienti afasici nel loro ambiente domestico, al di fuori del contesto riabilitativo.

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a cura della Redazione Santo Stefano News
2021-10-15