Disfonia, come curarla?

Secondo i più recenti studi, la disfonia colpisce in qualche momento della vita circa un terzo della popolazione (prevalenza 29,9%) e percentuali più alte sono rilevate negli insegnanti (58%). Le donne sono più frequentemente colpite degli uomini con un rapporto F:M di 60:40 e nei bambini la prevalenza varia dal 3,9% al 23,4%, con l'età più colpita fra gli 8 e i 14 anni.

Alla luce di questi dati risulta significativo offrire un servizio riabilitativo in rete con l'Ospedale e i Medici Foniatri del territorio, al fine di garantire un'adeguata presa in carico della persona disfonica, di qualsiasi età.

La disfonia viene definita come un disordine caratterizzato da alterazione della qualità, altezza e intensità della voce oppure da sforzo vocale. Tale disordine compromette la comunicazione, limitando l'abilità di interagire vocalmente con altre persone e riduce la qualità di vita, intesa come autopercezione del decremento dello status fisico, emotivo, sociale o economico, in relazione alla voce.

La voce è la nostra carta di identità ed è lo strumento comunicativo più economico per entrare in contatto con gli altri. Questa economicità si riflette nella naturalità dell'atto vocale che si realizza sin dalle primissime età e diventa rapidamente e senza sforzo fondamento della comunicazione umana.

Tuttavia, come evidenziato dai dati precedentemente riportati, troppo spesso la voce viene alterata a causa di anomalie nella forma e/o nella funzione dell'organo laringeo.

In caso di alterazioni della voce, prima di qualsiasi intervento, è indicato sottoporsi all'esame strumentale della Laringoscopia. Le più recenti linee guida per la pratica clinica in ambito di Disfonia, pubblicate dall'American Academy di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Testa e Collo (Head and Neck Surgery Foundation), sostengono come forte raccomandazione la promozione da parte dei clinici della terapia logopedica per i pazienti con Disfonia.

In questo ambito la logopedia lavora per riallenare e ribilanciare i sottosistemi della respirazione, fonazione e risonanza (metodi fisiologici), per attuare una modificazione diretta di aspetti aberranti dell'altezza, intensità e qualità della voce (approcci sintomatici) e mira infine alla eliminazione di comportamenti dannosi per il meccanismo vocale (approccio igienico).

La terapia logopedica si è dimostrata efficace/congrua per i disfonici in tutte le fasce di età, dai bambini, agli adulti, agli anziani. È stata impiegata da sola per il trattamento delle paralisi cordali unilaterali e per migliorare l'esito degli interventi chirurgici quali l'aumento di spessore delle corde vocali e la tiroplastica.La terapia logopedica è in prima linea per il trattamento di lesioni cordali quali noduli, polipi, cisti. 

a cura della Dott.ssa Serena Vitanzi (Logopedista) dell'ambulatorio di Logopedia del Centro di Riabilitazione Myolab di Jesi che rappresenta nel territorio un punto di riferimento per l'intervento riabilitativo nelle problematiche inerenti la voce


2018-11-26