Raggiungere l'immunità di gregge per il SARS-CoV2. Questo l'obiettivo della campagna vaccinale contro il Covid-19 partita il 27 dicembre in Italia. A celebrare il Vaccine Day è stato anche il Santo Stefano Riabilitazione con le prime somministrazioni a operatori e ospiti delle RSA (nelle immagini Residenza Dorica e Abitare il Tempo). 

La campagna procede ora a pieno ritmo nelle strutture del Gruppo. Al momento,il vaccino utilizzato dalla campagna è il Pfizer ma, da pochi giorni, è arrivato in Italia anche Moderna. Entro fine gennaio dovrebbe essere approvato Astrazeneca. Come dichiara il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro: Appena un anno fa questo virus era sostanzialmente sconosciuto, e ora abbiamo già due vaccini approvati, con la prospettiva a breve che se ne aggiungano altri, un traguardo impensabile frutto di uno sforzo senza precedenti nella storia". 

Dopo una fase iniziale riservata agli operatori sanitari e alle RSA, i vaccini saranno offerti a tutta la popolazione, secondo un ordine di priorità, che tiene conto del rischio di malattia, dei tipi di vaccino e della loro disponibilità. Per rispondere a dubbi e domande sulla vaccinazione, il Ministero della Salute ha dedicato una pagina alle domande più frequenti. Eccone alcune:

1) I vaccini sono sicuri?

I vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione.
In ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione.

2) Quali sono le fasi della vaccinazione?

Nella prima fase, la vaccinazione sarà riservata ai professionisti sanitari, al personale sanitario e sociosanitario di ospedali e servizi territoriali nonché agli ospiti e al personale dei presidi residenziali per anziani. 

La campagna di vaccinazione proseguirà a fasi che dipenderanno dalla quantità di vaccini disponibili, dalle indicazioni delle autorizzazioni EMA (European Medicines Agency) per ogni nuovo vaccino e, in ogni caso, riguarderanno nell’ordine le classi di popolazione indicate nel Piano Strategico Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19. Dopo la prima fase, si procederà a vaccinare le persone che hanno dagli 80 anni in su; le persone che hanno dai 60 ai 79 anni; le persone di ogni età che soffrono di più di una patologia cronica pregressa, immunodeficienze e/o disabilità. 

3) Le persone immunodepresse potranno essere vaccinate?

Sono disponibili dati limitati sulle persone con immunodeficienza o in trattamento con farmaci immunomodulanti. Sebbene tali soggetti possano non rispondere altrettanto bene al vaccino, non sussistono particolari problemi di sicurezza. Secondo il Piano strategico le persone con immunodeficienza o in trattamento con farmaci immunomodulanti dovranno essere vaccinate nelle prime fasi, in quanto maggiormente suscettibili di ammalarsi di COVID-19.

4) Chi controlla le reazioni avverse?

L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), oltre alle attività di farmacovigilanza normalmente previste per farmaci e vaccini (basate sulle segnalazioni spontanee e sulle reti di farmacovigilanza già presenti), promuoverà l’avvio di alcuni studi indipendenti post-autorizzativi sui vaccini COVID-19.
Le attività di vigilanza riguarderanno sia la raccolta e valutazione delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa (farmacovigilanza passiva) che azioni proattive, attraverso studi/progetti di farmaco-epidemiologia (farmacovigilanza attiva). L’AIFA si è dotata di un Comitato scientifico, che, per tutto il periodo della campagna vaccinale, avrà la funzione di supportare l’Agenzia e i responsabili scientifici dei singoli studi nella fase di impostazione delle attività, nell'analisi complessiva dei dati che saranno raccolti e nell’individuazione di possibili interventi. La finalità è quella di disporre, anche attraverso una rete collaborativa internazionale, della capacità di evidenziare ogni eventuale segnale di rischio e, nel contempo, di confrontare i profili di sicurezza dei diversi vaccini che si renderanno disponibili e di fornire raccomandazioni.

5) Quante dosi servono per essere immunizzati?

Per quasi tutti i vaccini vicini all’autorizzazione al momento sono previste due dosi a distanza di qualche settimana in base al tipo di vaccino.

6) E' previsto un certificato di vaccinazione?

Sarà rilasciata una normale certificazione di avvenuta vaccinazione. Istituzioni internazionali quali la Commissione Europea e l’OMS stanno valutando una proposta di certificato internazionale digitale.

7) I bambini possono essere vaccinati?

Comirnaty (Pfizer/Bionthec) il primo vaccino approvato da EMA (European Medicines Agencynon è attualmente raccomandato per i bambini di età inferiore a 16 anni. L’Agenzia europea, così come le altre agenzie internazionali, attendono ulteriori studi per poter autorizzare la vaccinazione sulla popolazione pediatrica.

8) Quali vaccini arriveranno in Italia?

Le tempistiche e le cifre potranno essere soggette a variazioni in funzione dei processi di autorizzazione e assegnazione delle dosi. L’Italia, in base agli accordi stipulati, potrà contare sulla disponibilità di 215 milioni di dosi.

Il primo vaccino ad essere autorizzato in Unione Europea è stato Comirnaty di Pfizer-BioNtech il 21 dicembre. Le vaccinazioni con il Comirnaty sono iniziate con il Vaccine day, il 27 dicembre, in Italia e in Europa.

Il 6 gennaio è stato autorizzato dall'EMA anche il vaccino Moderna, autorizzato da AIFA il 7 gennaio. In aggiunta, il 7 gennaio la Commissione Europea ha comunicato la sottoscrizione di un ulteriore accordo con Pfizer/BioNtech per altre 300 milioni di dosi che saranno successivamente ripartite in quota parte alla popolazione di ogni Paese Membro.

9) La vaccinazione è obbligatoria?

Al momento non è intenzione del Governo disporre l'obbligatorietà della vaccinazione. Nel corso della campagna sarà valutato il tasso di adesione dei cittadini.

10) Anche chi ha avuto il Covid può vaccinarsi?

Sì, anche chi si è ammalato di Covid-19 potrà essere vaccinato. 

 

a cura della Redazione Santo Stefano News
2021-01-11