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Oggi non c’è ancora una vera e propria cultura della riabilitazione visiva, per quanto essa sia  strategica nella correzione di malattie e disfunzioni consolidate. Quando si parla di riabilitazione visiva, infatti, ci si riferisce al miglioramento delle capacità visive attraverso percorsi personalizzati previo corretto inquadramento della persona ipovedente consente di conservare le potenzialità visive residue ottimizzandole e sfruttandole al meglio così da migliorare la percezione visiva e la qualità di vita.
La riabilitazione visiva riguarda gli ipovedenti, ossia coloro che hanno una visione inferiore ai tre decimi e/ chi ha subito gravi danni al campo visivo, e prevede il coinvolgimento di varie figure professionali che devono lavorare in équipe: il medico oculista, l'ortottista e altre figure specializzate in base ai singoli casi trattati. La riabilitazione visiva acquista particolare importanza nei casi di persone che dopo una grave cerebrolesione vogliono riacquisire la patente e tornare al volante. In diversi casi, i deficit visivi possono essere valutati grazie ad interventi di riabilitazione ortottica mirati a favorire l'ampliamento del campo visivo con l'utilizzo di tecnologie di comprovata efficacia come il sitema Retimax e gli esercizi in “realtà virtuale”.

La tecnologia, il Retimax, dall’occhio pigro ai traumi cranici
È sicuramente di grande aiuto la tecnologia. Oggi, in campo riabilitativo, si stanno ottenendo buoni risultati con il Retimax Vision Trainer (RVT), un dispositivo che ha lo scopo di aumentare la funzione visiva mediante il rilevamento di un potenziale evocato visivo associato ad un feedback sonoro. Al paziente, seduto di fronte a un monitor a quadrati bianchi e neri di dimensioni e contrasto variabili, vengono applicati degli elettrodi sul cuoio capelluto. Durante la fissazione di questo stimolo strutturato un segnale bioelettrico viene prodotto nella retina, vie visive e aree corticali. Migliore è la fissazione, più ampio è il potenziale elettrico misurato dagli elettrodi. Di conseguenza, il segnale acustico aumenterà in altezza guidando il paziente nella sua ricerca di una fissazione, accomodazione e attenzione migliori e insegnandogli a controllare maggiormente tali funzioni. Un grafico misura in termini oggettivi l’ampiezza del potenziale e quindi la conseguente efficacia del trattamento. Nato per la riabilitazione visiva dei soggetti affetti da ambliopia, si è dimostrato efficace anche nel trattamento di svariate patologie oftalmologiche, ad esempio i deficit campimetrici, le maculopatie, i casi in cui ci sia un’instabilità di fissazione che pregiudica l’acutezza visiva, le gravi disabilità visive secondarie a traumi cranici e grave cerebrolesione acquisita.

La Giornata Mondiale della Vista.
Controlli gratuiti in tutta Italia per la Giornata Mondiale della Vista che si celebra il 10 ottobre.  Prenditi cura della tua vista: guarda che è importante!’ è lo slogan 2019. Perché è importante la visita oculistica? Controllare gli occhi con una visita periodica dovrebbe rientrare in quegli esami di routine necessari a prevenire malattie e disturbi che potrebbero inficiare la qualità del nostro campo visivo e la salute dei nostri occhi. Ciò considerando anche che ci sono patologie senza particolari sintomi, come ad esempio il glaucoma, che se non diagnosticate precocemente possono portare poi a conseguenze e danni non recuperabili. La visita oculistica periodica andrebbe fatta ogni due anni e non dovrebbe essere finalizzata solo al controllo della vista ma comprendere uno screening completo della salute degli occhi, proprio per individuare i segni di malattie e procedere ad una diagnosi precoce. Con l’avanzare dell’età, il rischio di malattie oculari (dalla cataratta alla degenerazione maculare) aumenta e diventa particolarmente importante che i controlli siano regolari, è consigliabile una volta all’anno.

Il controllo della vista nel bambino. I genitori non sempre possono accorgersi facilmente di un difetto visivo dei bambini, soprattutto se molto piccoli ed incapaci di esprimersi. Negli anni è aumentata la sensibilizzazione verso gli screening in fase infantile. Già  a partire dai reparti di Ostetricia con la visita del neonatologo, fino alla visita oculistica che il servizio sanitario ha predisposto nelle scuole materne. Tendenzialmente, se non ci sono particolari patologie e sospetti di problemi di vista, è bene effettuare la prima visita oculistica di controllo verso i tre anni e la seconda, più approfondita, a sei anni. Ciò perché la diagnosi precoce di un problema oculistico migliora la prognosi e rende più efficace la riabilitazione visiva. Per esempio, uno strabismo può essere segno di gravi patologie, ma molto più frequentemente essere espressione di un deficit visivo. Così anche per l’amblopia. detta anche occhio pigro che andrebbe identificata e corretta entro i 5-6 anni di età.

Alcune patologie dell'occhio  

Cataratta. La cataratta, ovvero l’ opacizzazione del cristallino, può essere causata da malattie, difetti congeniti o traumi. È solitamente legata all’invecchiamento e può colpire entrambi gli occhi.
Glaucoma. È una malattia degenerativa del nervo ottico spesso correlata ad un aumento della pressione all'interno dell'occhio. Può essere causa di cecità, la malattia va diagnosticata e curata tempestivamente.
Maculopatie. Sono patologie che coinvolgono la parte centrale della retina. La forma più diffusa è la degenerazione maculare senile, legata all'età.
Strabismo. Si verifica strabismo quando gli occhi non sono perfettamente allineati. Se presente dall'infanzia, e non trattato, può causare ambliopia.
Distacco di retina. Il distacco di retina può essere asintomatico o associato ad esempio a lampi di luce o ad ombre, con un calo importante della vista. Una patologia che determina la necessità di ricorrere ad intervento chirurgico. 
Blefarospasmo. È una malattia delle palpebre che si manifesta con la difficoltà di apertura, un disturbo che viene a volte diagnosticato tardi ed invece andrebbe trattato per tempo. È trattabile anche con tossina botulinica.
Retinopatia diabetica. È  una grave patologia che si manifesta come complicanza nei soggetti diabetici. È importante eseguire controlli periodici del fondo oculare per valutare l'andamento della malattia.
Neurite ottica. È una patologia infiammatoria del nervo ottico, che può determinare calo della vista. Le cause sono diverse ed in parte sconosciute, la più comune causa è legata alla sclerosi multipla.

  

Rosaria Frisina
2019-10-10