Centro Ambulatoriale di Filottrano, un anno di Terapia Occupazionale

Un anno di Terapia Occupazionale. Da maggio 2017 al Centro Ambulatoriale Santo Stefano Riabilitazione di Filottrano è operativa la figura di un Terapista Occupazionale che svolge attività domiciliare, ambulatoriale ed extramurale. Il servizio è parte integrante dei progetti riabilitativi con presa in carico multidisciplinare: la valutazione occupazionale viene infatti richiesta in sede di visita di Accertamento Diagnostico.

Chi è il Terapista Occupazionale?
Il Terapista Occupazionale è la figura che si occupa principalmente delle autonomie e della qualità della vita di persone con disabilità temporanee o permanenti. La Terapia Occupazionale studia le abilità essenziali stimolando la persona ad impegnarsi in attività soddisfacenti e gratificanti a livello personale ed interpersonale (in base anche alla cultura d’appartenenza e all'età). Attraverso il “fare”, infatti, la persona sviluppa competenze ed autonomie che favoriscono il proprio ruolo sociale, la salute psicofisica, la propria autostima e dignità. Le occupazioni sono fondamentali per l’identità, l’autoefficacia ed il senso di competenza della persona, permettono di decidere come impiegare il proprio tempo, conferendo significato alle giornate. Per questa ragione, possono essere utilizzate con fini riabilitativi ed “abilitativi”.

Come agisce il Terapista Occupazionale?
Primo compito del Terapista Occupazionale è raccogliere la storia personale, familiare e della patologia, le abitudini, gli stati emotivi e i bisogni. Seguirà una fase di osservazione e di valutazione per individuare le capacità residue della persona (limitazioni e risorse), le strutture/funzioni fisiche compromesse e gli ambienti di vita. Per valutare la performance occupazionale vengono utilizzate schede di indagine per la dipendenza nelle Attività fondamentali (ADL) e strumentali (IADL) di vita quotidiana e strumenti come la DLOTCA (per  identificare il livello di consapevolezza del paziente in relazione alla sue condizioni e capacità/abilità cognitive)L’elaborazione dell’intervento parte dalla definizione degli obiettivi concordati con i diretti interessati e condivisi in equipe multidisciplinare.  Il Terapista Occupazionale integra e completa il suo intervento con tutte le figure dell’Equipe, più frequentemente con:

  • Psicologo per interventi in ambito cognitivo e motivazionale;
  • Logopedista per interventi nell’area della comunicazione;
  • Fisioterapista per attività di vita quotidiana, ausili, mobilità, postura, riabilitazione degli arti superiori e capacità manipolative utilizzando le occupazioni e le attività significative per la persona sia come mezzo riabilitativo che come obiettivo condiviso con Utente ed Equipe.

A chi si rivolge?
Il Terapista Occupazionale promuove la performance occupazionale in tutte le fasi della vita, in presenza di disfunzioni fisiche e mentali sia temporanee che permanenti, assumendo decisioni orientate dalle migliori evidenze scientifiche. Per ogni fascia di età il terapista occupazionale focalizza il suo intervento su autonomie primarie come il mangiare, il vestirsi, lo spostarsi, la cura del sé inglobando anche attività significative per la persona.  Un’attività significativa può essere una passione o un hobby che impegna gran parte della giornata di una persona e che mantiene attiva la sua partecipazione sociale e la sua autostima. Esempi di un attività significativa per una persona:

  • Per una casalinga l’attività significativa può essere la preparazione dei pasti e la cura della casa
  • Per un agricoltore può essere la cura del proprio orto
  • Per un insegnante può essere lettura e scrittura
  • Per un bambino può essere giocare da solo o insieme ad altri bambini nei vari ambienti di vita

L’obiettivo della Terapia Occupazionale
La Terapia Occupazionale, attraverso l’azione sui processi motori, sensoriali e cognitivi, si propone di aiutare il paziente ad arrivare al maggior grado di indipendenza possibile, sulla base degli obiettivi definiti dall'equipe medica. Tra gli obiettivi: la garanzia delle condizioni fisiche, la promozione delle autonomie individuali, la tutela dell’equilibrio sociale e psichico e dunque della salute, intesa non solo come “assenza di malattia” ma come qualcosa di notevolmente più ampio e complesso. Attività, partecipazione, fattori ambientali e fattori personali (capacità d'azione) rivestono un ruolo fondamentale e si influenzano a vicenda.

Terapia Occupazionale in età evolutiva
In Età evolutiva la Terapia Occupazionale può essere utile in diversi casi per: P.C.I. (paralisi cerebrale infantile), D.C.M. (disturbo della coordinazione motoria), Disprassia, A.D.H.D., Disabilità intellettiva, Trauma cranico, Disturbi del comportamento, Disturbi Dello Spettro Autistico e Sindromi Genetiche.                                                                
Il Terapista Occupazionale si pone l’obiettivo di sviluppare e migliorare la capacità d’agire del bambino favorendo e valorizzando i suoi interessi, in un processo graduale di inclusione in tutti i suoi ambienti di vita. Propone attività finalizzate all’acquisizione di autonomie personali, in base alla fascia di età e alle richieste del bambino e della sua famiglia. La maggior parte delle attività vengono proposte in forma ludica per ottenere la massima partecipazione. Il bambino che intraprende un percorso di Terapia Occupazionale in età precoce avrà maggiore possibilità di raggiungere un alto grado di autonomia.

Terapia Occupazionale in età adulta
In età adulta la Terapia Occupazionale trova applicazione per: Disabilità Neuromotorie, Ictus, Trauma cranico, Sclerosi multipla, Amputazioni, Patologie Geriatriche.
Il terapista occupazionale attua il proprio intervento riabilitativo anche modificando i fattori ambientali, è impegnato nella consulenza di ausili, promuove l’adattamento della persona all’attività da svolgere per il superamento delle barriere attraverso:

- A.D.L. (Activity of Daily Living) con lo scopo di far acquisire, mantenere o riacquisire le autonomie nella cura di sé;
- Attività finalizzate di tipo motorio-funzionale con lo scopo di migliorare/mantenere le abilità senso-motorie (coordinazione, equilibrio, lateralizzazione, manualità grossolana e fine, grafomotricità, etc.);
- Attività di Integrazione Sensoriale (stimolazione ed elaborazione dei processi neurosensoriali);
- Attività finalizzate di tipo psico-sociale con lo scopo di stimolare la partecipazione sociale e le capacità emotive (autostima, creatività, motivazione, comprensione delle regole, gestione del tempo e dello spazio, comportamento, etc.); 
- Valutazione in equipe, progettazione e personalizzazione di ausili
- Valutazione dell’accessibilità domiciliare, con abbattimento o superamento delle barriere architettoniche.

 


2018-06-30